Modem Libero
Ogni compagnia telefonica in fase di installazione e di utilizzo fino ad oggi proponeva un modem specifico al cliente finale. Questo spiega perché in migliaia di case Italiane ci siano pochissimi modem differenti.
Questa prassi cambierà totalmente dal 31 Dicembre 2018 in ritardo di quattro mesi a causa dei numerosi ricorsi delle principali compagnie telefoniche Italiane.
In definitiva con la pubblicazione della delibera 348/18/CONS dell’Autorità garante per le telecomunicazioni l’Italia si uniforma alla direttiva dell’EU sulla neutralità della rete.
Un vecchio modem molto presente nelle case Italiane!
La scelta del modem
La scelta del modem sarà a carico dell’utente. Gli operatori potranno offrire un modem consigliato ma verrà esplicitato nel contratto il costo del solo terminale separandolo dalle altre voci della bolletta quali installazione, manutenzione e configurazione dello stesso.
Obbligatorio sarà dunque anche un’offerta in cui al cliente finale non verrà proposto un modem e sarà lui stesso a secondo delle proprie esigenze di navigazione a comprarsene uno.
Un modem da vero gamer!
La delibera
La delibera nella sua parte principale obbliga il fornitore di servizi a far scegliere al cliente quale modem/router poter utilizzare per l’accesso ad Internet da postazione fissa senza discriminazione nella fornitura del servizio o applicazione di costi aggiuntivi.
Un altro obbligo per gli operatori sarà quello di fornire guide gratuite per la configurazione dei servizi anche se in questo caso la fase di installazione e manutenzione del modem/router sarà a carico dell’utente.
Cosa succederà a noi utenti?
Sono molti i possibili scenari, riassumiamoli per punti:
1)Per tutti gli utenti che hanno nel loro contratto l’acquisto a rate del modem l’operatore sarà costretto a fornire una soluzione che permetta l’utilizzo del terminale gratuitamente o darà loro la possibilità di usarne un altro senza costi aggiuntivi. Se questo non avverrà l’utente potrà rescindere il proprio contratto senza oneri ulteriori a quelli dalla restituzione del modem/router.
2) Se il modem/router è stato ceduto all’utente a titolo gratuito, nel momento del recesso dal contratto il cliente non dovrà restituirlo e non dovrà corrispondere nessuna cifra per tenerselo.
3) Se l’utente ha già acquistato il modem, nel momento in cui cesserà l’abbonamento con l’operatore, quest’ultimo dovrà garantire tutti gli aggiornamenti futuri per il funzionamento del terminale, anche nel caso l’utente finale scelga un servizio concorrente.