Budget per IT

In merito al budget per IT, sono entusiasta di condividere con te importanti insights provenienti da una recente indagine condotta da NetworkDigital360-Wind Tre Business su 300 PMI italiane. Questi dati rivelano che, nonostante il 45% delle piccole e medie imprese riscontri ostacoli legati ai costi nell’adozione dell’innovazione tecnologica, c’è comunque un aumento medio del budget dedicato a questo settore.

Le priorità di spesa identificate sono la sicurezza, le infrastrutture, le applicazioni e il miglioramento del luogo di lavoro. I principali motivi che spingono le imprese verso la digitalizzazione sono l’aumento della velocità dei processi e la riduzione dei costi, secondo quanto dichiarato dal 55% delle aziende coinvolte.

Tuttavia, comprendo che dedicare risorse finanziarie all’informatica può essere una decisione impegnativa.

Mentre il 24% delle PMI dichiara di non avere budget per investire nell’innovazione digitale e il 21% ritiene che i costi siano elevati, vorrei sottolineare che investire in tecnologie digitali è essenziale per rimanere competitivi nel mercato in continua evoluzione.

La digital transformation è influenzata dal budget dedicato, che varia dallo 0,5% al 3% del fatturato annuo. Tuttavia, notiamo una crescita media degli investimenti dell’0,85%. Sebbene il cambiamento possa essere influenzato da resistenze culturali, è fondamentale considerare che solo il 5% delle aziende prevede di ridurre il proprio budget nell’anno a venire.

Per quanto riguarda le voci di spesa, la sicurezza si posiziona al primo posto per il 61% delle PMI, seguita dalle infrastrutture (56%), dalla gestione del parco applicativo e dalle soluzioni per le postazioni di lavoro. La survey rivela anche che le PMI con maggior disponibilità di budget puntano all’Industria 4.0 e all’Internet of Things.

In conclusione, ti invito a considerare seriamente l’allocazione di un budget dedicato all’informatica per il 2024. Questi investimenti non solo contribuiranno a migliorare la sicurezza e l’efficienza operativa, ma ridurranno costi significativi da dedicare a imprevisti malfunzionamenti e permetteranno anche di abbracciare le nuove frontiere dell’Industria 4.0 e dell’Internet of Things.

Luca Romanelli