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Il Garante privacy all’Agenzia delle entrate: la fatturazione elettronica va cambiata

Il Garante privacy all’Agenzia delle entrate: la fatturazione elettronica va cambiata

 

Il Garante privacy all’Agenzia delle entrate: la fatturazione elettronica va cambiata
I trattamenti di dati previsti dal 1 gennaio 2019 possono violare la normativa sulla protezione dei dati. Sproporzionata raccolta di informazioni e rischi di usi impropri da parte di terzi

Nel nostro lavoro le novità possono nascere da un momento all’altro e nella nostra filosofia di gruppo è fondamentale aggiornare tempestivamente i nostri clienti e stakeholders sulle importanti novità. Per questo vi giriamo questa news fondamentale:

il Garante per la protezione dei dati personali ha avvertito l’Agenzia delle entrate che il nuovo obbligo della fatturazione elettronica, così come è stato regolato dall’Agenzia delle entrate, “presenta rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali”. Per questo motivo ha chiesto all’Agenzia di far sapere con urgenza come intenda rendere conformi al quadro normativo italiano ed europeo i trattamenti di dati che verranno effettuati ai fini della fatturazione elettronica.

E’ la prima volta che il Garante esercita il nuovo potere correttivo di avvertimento, attribuito dal Regolamento europeo, attraverso un provvedimento adottato anche a seguito di alcuni reclami.

Il nuovo obbligo di fatturazione elettronica – esteso a partire dal 1 gennaio 2019 anche ai rapporti tra fornitori e tra fornitori e consumatori – presenta, secondo il Garante, un rischio elevato per i diritti e le libertà degli interessati, comportando un trattamento sistematico, generalizzato e di dettaglio di dati personali su larga scala, potenzialmente relativo ad ogni aspetto della vita quotidiana dell’intera popolazione, sproporzionato rispetto all’obiettivo di interesse pubblico, pur legittimo, perseguito.

Entrando nel merito del nuovo sistema di e-fatturazione il Garante ha rilevato una serie di criticità. In primo luogo, l’Agenzia, dopo aver recapitato le fatture in qualità di “postino” attraverso il sistema di interscambio (SDI) tra gli operatori economici e i contribuenti, archivierà e utilizzerà i dati anche a fini di controllo. Tuttavia non saranno archiviati solo i dati obbligatori a fini fiscali, ma la fattura vera e propria, che contiene di per sé informazioni di dettaglio ulteriori sui beni e servizi acquistati, come le abitudini e le tipologie di consumo, legate alla fornitura di servizi energetici e di telecomunicazioni (es. regolarità nei pagamenti, appartenenza a particolari categorie di utenti), o addirittura la descrizione delle prestazioni sanitarie o legali. Altre criticità derivano dalla scelta dell’Agenzia delle entrate di mettere a disposizione sul proprio portale, senza una richiesta dei consumatori, tutte le fatture in formato digitale, anche per chi preferirà comunque continuare a ricevere la fattura cartacea o digitale direttamente dal fornitore, come garantito dal legislatore.

Ulteriori problemi pone il ruolo assunto dagli intermediari delegabili dal contribuente per la trasmissione, la ricezione e la conservazione delle fatture, alcuni dei quali operano anche nei confronti di una moltitudine di imprese, accentrando enormi masse di dati personali con un aumento dei rischi, non solo per la sicurezza delle informazioni, ma anche relativi a ulteriori usi impropri, grazie a possibili collegamenti e raffronti tra fatture di migliaia di operatori economici.

Anche le modalità di trasmissione attraverso lo SDI e gli ulteriori servizi offerti dall’Agenzia (come la conservazione dei dati) presentano criticità per quanto riguarda i profili di sicurezza, a partire dalla mancata cifratura della fattura elettronica, tanto più considerato l’utilizzo della PEC per lo scambio delle fatture, con la conseguente possibile memorizzazione dei documenti sui server di posta elettronica.

Una preventiva consultazione dell’Autorità, peraltro stabilita dal previgente Codice privacy e dal nuovo Regolamento Ue, avrebbe potuto assicurare fin dalla progettazione l’avvio del nuovo sistema con modalità e garanzie rispettose della protezione dei dati personali, introducendo misure tecnico organizzative adeguate in tutta la filiera del trattamento dei dati personali per la fatturazione elettronica.

Il provvedimento del Garante è stato inviato anche al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’economia e delle finanze per le valutazioni di competenza.

Non appena avremo notizie ufficiali sul risultato di questo provvedimento sarà nostra premura avvisarvi.

 

 

 

 

 

 

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Fatturazione Elettronica

Fatturazione Elettronica

 

Con la legge n. 205/2017 –art. 1, comma 909 (modifica D.Lgs.N. 127/2015 –art. 1, co. 3) è stato introdotto:
1.L’obbligo di fatturazione elettronica –utilizzando il SdI–per tutte le operazioni di cessione di beni e prestazione di servizi effettuate tra operatori residenti, stabiliti nel territorio dello Stato (B2B e B2C) 
2.L’obbligo di trasmissione telematica dei dati delle fatture relative alle operazioni da e verso l’estero (intra ed extracomunitarie) con cadenza mensile (ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento), mantenendo la semplificazione dei modelli INTRA acquisti in vigore dal 1°gennaio.

Ecco alcune disposizioni ufficiali:

Fatturazione cartacea addio
Non è possibile continuare ad emettere fatture cartacee.
La fattura può essere emessa e ricevuta solo utilizzando il Sistema di Interscambio (SdI). 
Qualsiasi altra tipologia di fattura che non transiti dallo SdI è da considerarsi non emessa.
Indirizzamento 
La fattura elettronica deve essere indirizzata all’indirizzo telematico di destinazione
Impresa/partita iva (B2b):
• Indirizzo PEC
• Codice destinatario se la FE è ricevuta da un terzo (provider, software house, commercialista)

Consumatore finale/regime forfettario (B2c):
• Codice fiscale e «codice destinatario» impostato a “0000000”.
Il SdI rende disponibile la fattura elettronica al committente nella sua area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate

I soggetti coinvolti
L’obbligo di emissione fatture elettroniche riguarda tutti i soggetti privati residenti, stabiliti nel territorio dello Stato.
Rientrano nell’obbligo:

• Le fatture emesse verso soggetti IVA (B2b),
• Le fatture per i consumatori finali(B2c).

 

DEADLINE
In questo schema sono riassunte le varie scadenze:

Per quanto possa sembrare una rivoluzione che complichi la vita aziendale il nostro gruppo crede che con gli strumenti adatti si possa affrontare nel modo giusto questo cambiamento.
Con il software user-friendly che offriamo ai nostri clienti è possibile ottimizzare i processi e renderli efficienti ed efficaci.

 

In conclusione vi diamo qualche dato sull’effetto risparmio con la fatturazione elettronica:
Dati statistici alla mano con il consueto processo tradizionale basato su carta le organizzazioni che producono/ricevono un volume di Fatture superiore alle 3.000 Fatture/anno hanno un costo che si assesta tra i 7,5 e gli 11,5 euro a fattura. L’eliminazione dei costi grazie alla fatturazione elettronica deriva in larga parte da risparmi legati alla riduzione dell’impiego di manodopera per attività di stampa e imbustamento; gestione della relazione con il cliente (immaginate solo a quante volte avete dovuto fare una telefonata per capire se fosse arrivata/pagata una fattura) ed infine la gestione della conservazione delle stesse fattura, verranno infatti eliminati anche i costi dell’archivio con un’ottica “green” per la completa rimozione del materiale cartaceo.

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Centralino telefonico VoIP

Centralino telefonico VoIP

Molti di voi o almeno i più nostalgici quando pensano ai centralini hanno questa immagine mentale:

Il classico centralino come tante altre tecnologie è stato perfettamente sostituito da una tecnologia avanzata che utilizza naturalmente la rete per il suo scopo: parliamo della telefonia VoIP

Il centralino VoIP offre servizi avanzati e personalizzabili, è modulare e può essere configurato in ogni momento per gestire nuove utenze (interne o esterne) con costi davvero minimi.

Questo sistema trasforma le comunicazioni vocali in formato digitale e le immette in una rete dati che connette tutti gli apparecchi telefonici.
VoIP è acronimo di “Voice over IP” dove IP è il protocollo utilizzato per la comunicazione, che è anche lo stesso utilizzato da Internet.

In sintesi grazie alla versatilità del sistema digitale la telefonia si arricchisce di funzionalità, servizi e vantaggi non implementabili con la telefonia tradizionale.

Queste sono le 4 possibili opzioni per la gestione dell’hardware per la telefonia VoIP:
1) Gestione delle linee telefoniche tradizionali ed integrazione con linee Analogiche e ISDN,
possibilità di utilizzo di apparecchi telefonici standard (fissi o cordless) su cavi telefonici standard, questo permette di non cambiare i dispositivi telefonici tradizionali.
2) Utilizzo di apparecchi VoIP dedicati su reti locali interne (intranet); in questo caso si possono utilizzare telefoni e videotelefoni IP di nuova generazione e dal design accattivante.

3) Utilizzo di apparecchi telefonici o cuffie/microfono collegati a PC in rete quindi non è necessario avere un telefono fisico ma si possono utilizzare anche solo questi apparati per il nostro centralino.

4) Utilizzo del proprio smartphone, tablet, pc tramite APP per Android, Windows, IOS ecc …….

Guardiamo la vasta gamma di servizi inclusi nel software del centralino VoIP che noi offriamo ai nostri clienti:

  • Visualizzazione stato degli interni (libero, occupato, pausa, spento, segreteria, deviazione, squillo, ecc).
  • Registrazione telefonata.
  • Invio messaggi testuali istantanei agli interni.
  • Rubrica condivisa.
  • Elenco chiamate fatte e ricevute.
  • Memo su richiami.
  • Attesa chiamate con messaggi personalizzabili.
  • Trasferimento chiamate.
  • Segreteria telefonica gestibile anche dall’esterno.
  • Rubriche telefoniche condivise.
  • Gestione trasferimento multiplo di chiamate.
  • Sistema interattivo con menu vocali (IVR) cioè risponditore vocale (es. premere 1 per parlare con l’ufficio tecnico, ecc….).
  • Gestione servizio fax con invio in copia dei documenti anche alla vostra email.
  • Messaggeria istantanea tra utenze ovvero la chat.
  • Sistema di notifica e archiviazione di tutti gli eventi (telefonate entrate e uscite, messaggi, ecc.).

 

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Crowdfunding

Crowdfunding

Secondo la proposta della “European Crowdfunding network”, si tratta dell’”Accumulo di piccoli investimenti in singoli progetti da parte di un gran numero di individui (“La folla”) tramite o con l’aiuto di Intenet e dei social network”.
In sintesi può essere considerato una forma di partecipazione (finanziaria, ma non solo) dalle rete (sociale) e attraverso la rete (internet) a un progetto.

Terminologie del crowdfunding

  • Creator è colui che lancia la campagna
  • Chi elargisce per la realizzazione del progetto è definito founders, backers, donors.
  • Funding Goal: Contributo necessario per raggiungere l’avvio del progetto
  • Campagna “all or nothing” Quando nella campagna non si raggiunge l’obiettivo ovvero “Funding Goal” tutti i donors ottengono un rimborso, in caso di obiettivo raggiunto o superato la campagna è finanziata (Project funded)
  • Campagna “keep it all” la cifra raggiunta dalle donazioni non ha un goal quindi il progettista ottiene l’ammontare delle donazioni per intero.

Dal punto di vista del donatore, la modalità “All or nothing” è quella che mette più tranquillità: perchè magari non conoscendo dal vivo il progettista, non sappiamo se ci voglia truffare o meno, quindi possiamo controllare meglio il nostro investimento attraverso il timing e la percentuale di avanzamento delle donazioni.

  • Il reward-based è un tipo di crowdfunding in cui si riceve una ricompensa, sulla base dell’importo che si è investito nella campagna che si sostiene e che, in genere, coincide con un prodotto o un servizio.

Esempio piattaforma DeRev: le campagne che non prevedono rewards raccolgono una media pro-capite di 5-10€, mentre quelle con ricompense utili e accattivanti raccolgono anche 80-100€.

Il fattore tempo

  • La durata consigliata di ogni campagna è di 60 giorni, si consiglia comunque di non superare mai i 120 giorni.
  • Una campagna in grado di ottenere il 30% di finanziamento entro il primo terzo della sua durata ha ottime chance di raggiungere l’obiettivo predefinito e anche di superarlo. In alcune piattaforme (es. Kickstarter) le prime ore sono quelle decisive per stimare in maniera piuttosto precisa le potenzialità di successo di un progetto.

I costi

  • Generalmente la piattaforma ospitante ha una percentuale che oscilla dal 5 al 15%  (comprende costi di transazione, hosting e remunerazione della piattaforma)
  • I costi di attribuzione per ricompense, spese di marketing, consulenze arrivano spesso al 25%.In definitiva, nelle tasche del creator alla fine della campagna dovrebbe entrare circa il 50% di quanto raccolto
  • Nelle campagne più finanziate al mondo i creators hanno pianificato una campagna pubblicitaria online e offline investendo fino al 30% del budget che si intende raccogliere.

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4 Cose da sapere se hai un’attività su Facebook

4 Cose da sapere se hai un’attività su Facebook

Gestire la propria immagine sul web è un’attività che richiede capacità di marketing e conoscenza delle piattaforme in cui la nostra azienda interagisce.  In questa newsletter analizzeremo cinque punti ricchi di statistiche, dati e consigli per la tua pagina aziendale:

Miliardi di Utenti

  • Facebook al momento ha più di 2 miliardi di utenti mensili attivi e nell’ultimo anno (anno dello scandalo Cambridge Analytica) ha aggiunto 284 milioni di utenti al suo numero di utenti. Sono 80 milioni le aziende che hanno una pagina, a queste pagine sono connesse 1,6 miliardi di persone ed ogni settimana 2 persone su 3 consultano le pagine che seguono.

Un social network a pagamento?

  • Facebook nella sua evoluzione ha ridotto sempre di meno la visibilità dei contenuti aziendali, a volte adducendo scuse quali “Daremo più visibilità ai contenuti degli amici e dei parenti degli utenti” (vedi per es. http://www.ninjamarketing.it/2018/01/12/facebook-cambia-algoritmo-amici-famiglia/). Tutto questo per dirvi che le persone raggiunte dai vostri post in maniera gratuita sono sempre meno e la necessità di utilizzare lo strumento delle sponsorizzate (Facebook ADS) è diventato necessario per poter raggiungere i vostri clienti finali.

Perché tutto questo? Facciamo rispondere lo stesso Zuckerberg che alla domanda da parte di un illustre senatore Americano sul come facesse i soldi Facebook ha risposto così:

https://www.youtube.com/watch?v=bnQdr3HxmEI

https://www.youtube.com/watch?v=bnQdr3HxmEI

  • Investimenti mirati e vantaggiosi

Premesso che per avere dei risultati OTTIMALI occorre pensare a Facebook come ad un social network a pagamento è altresì utile sapere che è possibile raggiungere qualsiasi persona iscritta alla piattaforma e targetizzarla per migliaia di comportamenti ed interessi diversi.

Ricordiamo inoltre che i costi di questa piattaforma sono spesso molto vantaggiosi in termini di ritorno economico, ecco un esempio chiaro ed illuminante su pubblicità su Facebook e la pubblicità tradizionale per la tv: in uno studio Nielsen su 29 campagne multi-piattaforma, l’investimento medio per la TV è stato 20 volte superiore rispetto a quello su Facebook. Ma la copertura su Facebook non è stata un ventesimo di quella in TV; è stata pari a quasi la metà di quella delle campagne televisive.

  • Video, il re dei contenuti

“Secondo un sondaggio Facebook IQ del 2017 condotto in 10 Paesi e su persone tra i 18 e i 64 anni, più di 1 persona su 3 afferma che lo smartphone è il dispositivo che usa di più per guardare video online. E in questo gruppo, il 67% afferma di usare lo smartphone per guardare video online per più di un’ora al giorno”

In questo ultimo consiglio risponderò ad una delle domande ricorrenti che vengono poste a noi social media manager ovvero: “Cosa funziona bene sui Social?”

La risposta è che il video è il re indiscusso dei contenuti, vediamo insieme qualche dato che vi renderà chiaro il tutto:

Circa 8 miliardi di visualizzazioni al giorno. Il 79% delle persone preferisce vedere un video per scoprire un prodotto piuttosto che leggere testo in una pagina. Il 39% di chi visualizza video prima su mobile hanno scoperto nuovi brand o prodotti come risultato di queste visualizzazioni.

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Domotica per anziani

Domotica per anziani

La domotica consente di aumentare l’autonomia delle persone anziane mettendogli a disposizione degli strumenti tecnologici di comodo utilizzo.

L’attenzione alle esigenze di anziani non è solo un fattore di civiltà, ma anche frutto di considerazioni relative ai numeri del fenomeno, si è infatti registrato un notevole aumento della popolazione over 65, aprendo così nuove sfide per quanto riguarda la possibilità di consentirgli sempre una maggiore indipendenza.

In molti casi proprio le tecnologie domotiche potrebbero rappresentare una svolta nella vita di queste persone.

Se la domotica fino ad ora è stata vista quasi esclusivamente come uno strumento per migliorare il comfort e contenere i consumi energetici, la nuova frontiera potrebbe essere rappresentata proprio dalla sua potenzialità nell’accrescere l’autonomia delle persone anziane.

Basti pensare che l’installazione di una semplice telecamera può rappresentare lo strumento di comunicazione ideale verso l’esterno, attraverso un simile strumento un anziano può ricevere promemoria sulle attività da svolgere, come l’assunzione di farmaci o specifici appuntamenti, e può dialogare quotidianamente con parenti o personale di assistenza.

Tutto ciò permette soprattutto di verificare da remoto l’effettivo stato di salute di una persona sola in casa.

Grazie agli sgravi fiscali e alle nuove tecnologie sul mercato la realizzazione di un impianto domotico in grado di rispondere appieno alle esigenze risulta anche una spesa affrontabile dal punto di vista economico.

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Virtualizzazione dei server

Virtualizzazione dei server

La virtualizzazione è il processo di creazione di una versione virtuale, e non fisica, di una risorsa; ovvero computer, sistemi operativi, dispositivi di storage, applicazioni o reti.

Il vero fulcro di questa tecnologia resta la virtualizzazione dei server.

La virtualizzazione utilizza il software per simulare l’esistenza dell’hardware e creare così sistemi informatici virtuali, consentendo alle aziende di eseguire più sistemi virtuali e più sistemi operativi oppure applicazioni su un unico server.

Ma quali sono i vantaggi della virtualizzazione?

Le macchine virtuali presentano le seguenti caratteristiche, che offrono numerosi vantaggi.

Partizionamento  

È possibile utilizzare più sistemi operativi su un’unica macchina fisica, inoltre permette la suddivisione delle risorse di sistema tra le macchine virtuali.

Isolamento

Isola eventuali guasti o problemi di sicurezza a livello di hardware, proteggendone le prestazioni grazie a controlli avanzati delle risorse

Incapsulamento

Salva su un file l’intero stato di una macchina virtuale, permettendo in caso di necessità di recuperarla in futuro.

Indipendenza dall’hardware

In qualsiasi momento è possibile migrare dalle macchine virtuali a qualsiasi server fisico

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Perché scegliere la Domotica?

Perché scegliere la Domotica?

 Un inspiegabile scetticismo ci porta a preferire l’utilizzo e l’acquisto di diversi telecomandi che hanno le stesse funzioni, quando potremmo facilmente averne uno che regola tutto.

Ma iniziamo innanzitutto spiegando l’obbiettivo principale della domotica, quest’ultima ha il compito di creare con la tecnologia nuove forme di comfort e rendere sempre più ampio, accessibile e pratico il loro utilizzo.

Da decenni sono state aggiunte nella nostra vita tante piccole comodità che adesso ci sembra impossibile rinunciarvi.

La tecnologia si è evoluta e noi le abbiamo aperto di buon grado le porte delle nostre case.

Ma come mai la domotica suscita così tanta diffidenza ed è apparentemente sinonimo di spendere molto?

I motivi potrebbero essere che viene associata solamente a grandi impianti complessi, quindi molto costosi ma oggi non è più così.

Molte persone hanno la tendenza a tenere lontano ciò che non conoscono immaginandosi un sistema complesso da gestire, è invece importante spiegare che la domotica è una scienza utile che studia le tecnologie al fine di agevolare la vita quotidiana all’interno delle case e degli ambienti civili, rendendoli intelligenti attraverso un’opportuna progettazione.

Ma vediamo adesso quali sono i risultati raggiunti dalla domotica:

 

Più qualità alla tua vita

Rende semplice lo svolgimento delle attività domestiche attraverso una gestione intuitiva. Semplici comandi, interruttori oppure dispositivi intelligenti (tablet, pc, smartphone) consentono di comandare simultaneamente differenti impianti all’interno della casa.

 

Più valore alla tua abitazione

Una casa domotica aumenta il suo valore di mercato, installare un sistema domotico garantisce un ritorno economico immediato in termini di risparmio energetico, ma anche un ritorno indiretto dovuto al miglioramento della classe energetica dell’edificio e dei requisiti di comfort, benessere e sicurezza.

 

Più sicurezza e protezione per la tua famiglia

La casa stessa provvede a proteggere i suoi abitanti da intrusioni indesiderate, da incidenti domestici e guasti tecnici degli impianti.

 

Più comfort e benessere

Oltre ad aiutare persone non più in grado di svolgere determinate attività in casa, è possibile controllare automaticamente impianti che rendono più piacevole la vita all’interno di un edificio.

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 5 modi alternativi di usare una telecamera

5 modi alternativi di usare una telecamera

Le telecamere ormai vengono utilizzate in ogni ambiente, dalle grandi aziende, ai centri urbani, nelle zone comunali fino agli stadi; ma queste possono fare molto più che delle semplici riprese

Ecco infatti degli utilizzi che forse non sapevi.

  • Monitoraggio della folla:

Ha lo scopo di prevenire i disordini di massa e pubblici, è possibile specificare le aree nelle quali si intende effettuare il monitoraggio, una volta determinata la zona si impostano due livelli quantitativi “attenzione” e “allarme” se uno dei due livelli venisse superato si riceverà un’immediata notifica via monitor, telefono o e-mail.

È inoltre possibile tracciare dei grafici che mostrano il preciso numero di persone in una determinata area andando così ad evitare un sovraffollamento.

  • Ricerca:

Utilizzato soprattutto all’interno di grandi edifici con l’intento di indagare sui reati o di restituire un bambino smarrito ai genitori nel più breve tempo possibile.

È possibile scegliere una persona nella registrazione della telecamera, il programma offre dei frame e sequenze video con le immagini di persone simili provenienti da diverse telecamere e ordinate in senso cronologico, una volta individuata verrà tracciata la sua traiettoria lungo il piano dei locali andando così a stabilire la sua attuale posizione.

  • Elimina coda:

Con questo software è possibile configurare fino a due zone per il rilevamento di una coda per ogni telecamera; viene impostato il valore di soglia del numero di persone in coda e la loro durata di permanenza, nel momento in cui il valore di soglia viene superato si riceverà una notifica in modo tale da provvedere a coinvolgere rapidamente del personale aggiuntivo per smaltire la coda.

Questo utilizzo risulta vantaggioso sia per il cliente che per il venditore.

  • Mappa di calore:

Ha lo scopo di aumentare il ritorno economico dall’uso di spazi commerciali o uffici; grazie a questo modulo puoi determinare i percorsi delle persone all’interno della stanza, ciò permetterà di trarre conclusioni sull’efficienza della pianificazione del padiglione, la qualità del layout delle merci, il posizionamento dei materiali per i punti di vendita, la decorazione delle vetrine e le eventuali modifiche necessarie. Inoltre stabilendo in quale zona è maggiore l’affluenza di persone è possibile capire quali sono i prodotti più desiderati dagli acquirenti in questo modo si aumentano il rendimento delle aree ed i profitti.

  • Rilevazione caschi:

Il fine di questo software è ridurre al minimo il numero di infortuni dovuti alla violazione sei requisiti di sicurezza da parte dei lavoratori, il sistema identifica una persona nell’inquadratura e rileva l’eventuale presenza di un casco protettivo sulla sua testa, in caso di assenza del casco verrà invita una notifica per provvedere alla mancanza.

Tutti gli eventi di controllo potranno essere registrati automaticamente per ritrovare un frammento della violazione in qualsiasi momento, in questo modo è possibile minimizzare le violazioni da parte dei dipendenti giovando alla loro sicurezza ma anche evitando sanzioni da parte delle organizzazioni di controllo.

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8 Informazioni importanti sul nuovo GDPR

8 Informazioni importanti sul nuovo GDPR:

1) Sei in regola con le informative privacy?
I tuoi clienti devono avere informazioni sul fine per cui verranno utilizzati i loro dati e sulle pratiche con cui verranno protetti e conservati. Verifica la necessità dei consensi dove previsto. Infine la possibilità di modifica e cancellazione dei propri dati personali dai database o registri cartacei aziendali deve essere sempre possibile ed accessibile.

2) Cosa succede in caso di furto o smarrimento di dati?
Per il termine anglosassone data breach si intende la violazione di sicurezza che comporta accidentalmente o in modo illecito la distruzione, modifica, la divulgazione o perdita non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. Vi ricordiamo che la notifica di eventuali violazioni di dati dovrà avvenire possibilmente senza ingiustificato ritardo e, ove possibile, entro 72 ore, dal momento in cui si è venuto a conoscenza della violazione, a meno che sia improbabile che la violazione dei dati personali presenti un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche. L’eventuale ritardo dovrà essere motivato.

3) Informarsi è l’arma migliore.
Informa tutti i dipendenti sulle norme del GDPR. La tua azienda deve essere sicura e quindi è necessario informarsi sulle migliori pratiche sulla sicurezza dei dati nell’ambito del proprio lavoro.

4) Che cos’è il DPO?
Sono molti i fattori che determinano la necessità di un Responsabile per la protezione dei dati (Data Protection Officer).
Hai migliaia di dati sensibili? Quanti dipendenti hai in azienda? Come vengono raccolti i dati?
Ricordati però che il registro dei trattamenti (e l’eventuale nomina del DPO) è solo lo step di partenza che permette di intraprendere un percorso per diventare “GDPR Compliance”.

5) Sai che uso stai facendo dei dati altrui?
Premesso che l’adeguamento riguarda solo i dati delle PERSONE FISICHE, fai un controllo accurato dei dati personali che hai dei tuoi clienti, fornitori, dipendenti ecc. Analizza la provenienza di questi dati, quali software li utilizzano e ne usufruiscono e con chi condividi gli stessi.

6) Il dossier privacy
In azienda è fondamentale la predisposizione di un dossier privacy con all’interno anche i regolamenti da rendere noti ai vari incaricati. La predisposizione di questo dossier non è solo uno strumento ma è uno degli obblighi che hanno le aziende.

7) La protezione prima di tutto
Occorre un’attenta analisi e valutazione dei rischi.  Verificate l’utilizzo di password sicure per i pc aziendali e che i software utilizzati siano a norma con regolare licenza. Naturalmente a livello aziendale Firewall e Antivirus devono essere aggiornati e configurati correttamente.

8) Chi controllerà il regolare adempimento?
I controlli sul regolare adempimento delle norme in Italia verrà effettuato dal nucleo della Guardia di Finanza reparto privacy.

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